Canapa ed economia: la Coldiretti presenta le nuove filiere ad Imperia

Canapicoltura Fiere ed eventi sulla canapa //

“La canapa è una pianta che si adatta bene al nostro clima, non necessita di molto terreno per avere rese significative ed è per questo che le aziende della Liguria potrebbero trovare in questo nuovo commercio made in Italy un punto di svolta per le loro aziende”. Con queste parole Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Imperia, ha annunciato un incontro per presentare le potenzialità della canapa martedì 8 maggio dalle 20.30 ad Arma di Taggia, via San Francesco 118.

Secondo la Coldiretti sono già più di mille le imprese agricole che in tutta Italia si sono affacciate a questo nuovo tipo di coltivazione, perfettamente legale se contenente un THC non superiore allo 0,2 per cento, coltivazione che ha mille e più impieghi e che sta crescendo in valore commerciale, rendendo la filiera tra le più attive.

“Io stesso”, ha continuato Boeri, “con alcuni soci, ho aperto la Società Sunremolab, dove produciamo canapa a scopo florovivaistico. Tuttavia la nuova legge sulla coltivazione della canapa, entrata in vigore da più di un anno, lascia molte zone grigie non menzionando, ad esempio, in maniera esplicita i modi d’uso legali, ed è per questo che durante l’incontro vorremmo dare ai coltivatori interessati le linee guida di base per la sua coltivazione in piena sicurezza. Vogliamo fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa nuova coltivazione, tutelando i nostri agricoltori nella produzione di un prodotto tra i più versatili al mondo”.

“I nostri agricoltori – ha puntualizzato il direttore di Coldiretti Imperia, Domenico Pautasso – devono essere consapevoli di questa nuova frontiera che dal punto di vista economico non può che giovare ad aziende in gran parte medio piccole come le nostre. Coltivare la canapa in Italia è perfettamente legale, se ciò avviene nel rispetto delle regole e delle procedure contenute nella nuova Legge 242 del 02/12/2016 (“Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”). Per coltivarla bisogna essere agricoltori con un fascicolo aperto nel portale sian e seminare sementi certificate con un massimo di 0,2% di thc. Rispettando queste regole e cercando di non farsi abbindolare da coloro che hanno cattive intenzioni, si avrà a disposizione un nuovo prodotto 100% Made in Italy che potrà competere su tutti i mercati”.

Redazione di canapaindustriale.it

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