L’edificio in canapa più alto al mondo nasce in Sudafrica

Canapa in edilizia //
In questo articolo
1 / Hemporium e Afrimat Hemp insieme per la costruzione del più alto edificio del mondo realizzato in canapa
2 / La vision e la mission di Hemporium e Afrimat
3 / L'eccellenza italiana nella'edilizia in canapa

Nascerà in Sudafrica l’edificio in canapa più alto del mondo. Il progetto è stato sviluppato e vedrà la luce grazie alla collaborazione tra Hemporium e Afrimat Hemp. Ecco tutti i dettagli.

Hemporium e Afrimat Hemp insieme per la costruzione del più alto edificio del mondo realizzato in canapa

Da una parte Hemporium, un’azienda sudafricana fondata nel 1996 e specializzata in prodotti a base di canapa che si impegna, fornendo soluzioni di alta qualità, a mostrare tutte le potenzialità e gli utilizzi che la pianta, ecologica e versatile, ha da offrire. Dall’altra il gruppo Afrimat — uno dei principali gruppi black empowered del Sudafrica — specializzato nel fornire un’ampia gamma di prodotti che vanno dai materiali da costruzione ai minerali industriali e che si concentra in particolare sulla realizzazione di strutture a zero emissioni di carbonio.

Le due aziende hanno annunciato una partnership che porterà alla costruzione dell’edificio più alto del mondo eretto utilizzando sia blocchi canapa e calce che altri materiali derivati dalla pianta come la fibra utilizzata per l’isolamento. Secondo le due realtà coinvolte, il palazzo, che sorgerà al numero 84 di Harrington Street, a Cape Town, si porrà come un nuovo punto di riferimento per chi desidera costruire un edificio a più piani, sicuro e a emissioni zero, utilizzando materiali naturali e sostenibili.

Prima d’ora, esistevano già case di canapa in Sudafrica, ma la nuova partnership si è ispirata ai blocchi di canapa già sviluppati e utilizzati in Europa.

La vision e la mission di Hemporium e Afrimat

“Ho acquistato il numero 84 di Harrington Street nel 2016 con l’idea che avrebbe ospitato un flagship store Hemporium, un ristorante e l’Hemp Hotel, un luogo in cui le persone avrebbero potuto provare l’esperienza di vivere in uno spazio costruito con la canapa”, ha affermato Duncan Parker, socio fondatore e CEO di Hemporium.

Non solo benefici e visibilità per l’azienda, però, perché tra gli obiettivi di Parker e di Hemporium c’erano e ci sono infatti anche lo sviluppo del settore della canapa industriale nell’intero Paese. “Dal punto di vista della sostenibilità e dell’eco-costruzione, volevamo portare la costruzione di canapa in Sudafrica a un livello superiore, contribuendo anche agli stimolanti progetti intrapresi a livello globale. Ritenevamo inoltre che, una volta rilasciate le licenze per la commercializzazione della canapa in Sudafrica, avere esempi innovativi di ciò che si può ottenere con la pianta avrebbe aiutato ad aprire la strada alla nascente industria sudafricana”, ha concluso Parker.

“Tenendo a mente questo, Hemporium ha cercato partner strategici per il progetto, partner trovati in Wolf and Wolf Architects, specializzati in architettura sostenibile, e Afrimat Hemp”, ha aggiunto Tony Budden, partner fondatore e direttore di Hemporium.

“Afrimat è orgogliosa di avere una cultura innovativa, imprenditoriale e che guarda alle tendenze globali”, ha affermato invece Boshoff Muller, Managing Director di Afrimat Hemp. “Afrimat Hemp ha sviluppato il proprio legante a base di calce formulato appositamente per il cemento di canapa e attualmente sta producendo i blocchi in uno dei suoi stabilimenti commerciali”.

La partnership tra Hemporium e Afrimat diventa quindi un esempio da seguire, soprattutto in un contesto come quello attuale, dove si sta assistendo a un enorme aumento della domanda globale di costruzioni bio-based. L’aumento è guidato in particolare dalla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica, un obiettivo per il quale le costruzioni in canapa giocherebbero un ruolo chiave.

La situazione in Sudafrica e a livello globale

Secondo le analisi più recenti, il valore del mercato globale della canapa industriale è stato stimato in 4,13 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 16,8% dal 2022 al 2030.

Considerata quindi la crescita esponenziale del mercato della canapa industriale, il governo sudafricano ha avviato una campagna per creare occupazione nel settore, rendendo quindi quello attuale un momento ottimale per sviluppare materiali da costruzione a base di canapa: un materiale vegetale, al 100% naturale, in grado di assorbire CO2, a lunga durata e a risparmio energetico.

L’eccellenza italiana nella’edilizia in canapa

L’Italia, a livello di edilizia in canapa, non è seconda a nessuno. Già anni fa Pedone Working ha ultima l’edificio ad uso abitativo più grande d’Europa, un palazzo di 24 appartamenti premiato a livello internazionale che prende il nome di Case di Luce, a Bisceglie. Ora è in via d’ultimazione un altro complesso accanto, che prende il nome di Case nel verde.

Mentre il cantiere in canapa più grande al mondo è in fase di costruzione in Svezia, anch’esso a cura di un’altra azienda italiana, la Tecnocanapa by Senini. Si tratta dell’ashram del guru indiano … che per la ristrutturazione e la creazione di nuove strutture ha scelto proprio questi materiali.

Martina Sgorlon

Altri articoli che potrebbero interessarti...