Canapaforum al via: una giornata dedicata a fibra, tessile ed edilizia

Fiere ed eventi sulla canapa //
In questo articolo
1 / Canapaforum: la prima giornata di conferenze
2 / Mark Reinders, Ceo di Hemp Flax - Il mercato mondiale della canapa da fibra
3 / Stefano Amaducci, Università Cattolica del Sacro Cuore - Limiti e potenzialità della canapa industriale in Italia
4 / Nathalie Revol, Lin et Chanvre Bio - Coltivare la canapa per la fibra lunga a uso tessile
5 / Marco Errani, Azienda Sperimentale Stuard - La macerazione della fibra, il progetto Caterpillar in Emilia Romagna
6 / Enrico Fontana, Direttore Lucense - Fibra di qualità per il cartario
7 / Paolo Ronchetti, Tecnocanapa Bioedilizia Senini - Bio Beton®: approccio industriale e internazionalizzazione
8 / Lorenza Romanese, Direttore EIHA - La prima trasformazione in Europa
9 / Antonio Trionfi Honorati, Rete Canapa Marche - Il progetto RETE Canapa nelle Marche

Il 6 settembre 2022 si è aperta la nuova edizione di Canapaforum un evento che ha luogo a Napoli fino al 10 settembre, quest’anno nel complesso monastico dei santi Marcellino e Festo, con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e L’Università degli Studi Federico II.

Durante l’evento sono stati presentati numerosi progetti destinati a ridefinire lo scenario di numerosi settori: edile, medico, agrario, alimentare, questi solo alcuni che vedremo cambiare gradualmente nei prossimi anni anche in conseguenza degli interventi ai quali è possibile assistere in questi giorni.

Da agritetti a legali, a professori universitari attivi nel mondo dell’agronomia il Canapaforum si presenta come un crogiolo di idee, competenze e pragmaticità, perché sì, va bene la teoria e vanno bene anche le riflessioni ermeneutiche ma al Canapaforum da padrone la fanno la progettualità e la fattività.

Numerosi i player che stanno dimostrando le virtù di una pianta dalle riconosciute proprietà benefiche e che, visti gli sviluppi geopolitici recenti, potrebbe aprire la strada a innovazioni economicamente e socialmente impattanti.

Canapaforum: la prima giornata di conferenze

Ecco qui un sunto di principali interventi della prima giornata di conferenze del Canapaforum.

Mark Reinders, Ceo di Hemp Flax – Il mercato mondiale della canapa da fibra

Descrizione: HempFlax è un’azienda olandese che offre ai consumatori prodotti di canapa naturale a prezzi accessibili. Stimolando attivamente il processo di sensibilizzazione degli imprenditori nel mercato mondiale, da BMW a Bugatti contribuiscono a rendere sostenibili processi produttivi alla base di prodotti come telai per nuovi modelli di scooter elettrici.
Pain points: Contesto legislativo coerente e chiaro per incoraggiare investitori.
Valore offerto: tecnologia per la lavorazione e macerazione della canapa.
Valore ricercato: network con aziende che possano supportare la sua espansione.

Stefano Amaducci, Università Cattolica del Sacro Cuore – Limiti e potenzialità della canapa industriale in Italia

Descrizione dell’intervento: un intervento logico, ricco di dati, chiaro e diretto. Il professore è pienamente padrone dell’argomento canapa conoscendone le potenzialità e riconoscendone i limiti, su tutti il fatto che non si debbano dare per scontate le diverse varietà e i bisogni che ciascuna ha, pena il rischio di investire male e far perdere tempo a coltivatori
che poi non vorranno più dar fiducia.
Riflessioni partecipante: la canapa ha grandi potenzialità, purché vengano analizzati, riconosciuti e rispettati i limiti.
Valore offerto: grande conoscenza del settore, punto di vista da insider su tantissimi nuovi progetti.

Nathalie Revol, Lin et Chanvre Bio – Coltivare la canapa per la fibra lunga a uso tessile

Descrizione del business: ha creato, agendo in sinergia con Pierre Amadieu, un’associazione che ha sviluppato tecnologie e know-how per la lavorazione della canapa a filo lungo accorciando la filiera (argomento più volte ripresentatosi durante l’evento).
Riflessioni partecipante: il lavoro permette di ridurre le spese sostenute da molti competitor in termini economici ma i cambiamenti climatici creano grandissimi problemi.
Pain points: siccità crescente.
Valore offerto: tecnologia per la lavorazione della canapa a filo lungo.
Valore ricercato: nuovi partner in Italia.

Marco Errani, Azienda Sperimentale Stuard – La macerazione della fibra, il progetto Caterpillar in Emilia Romagna

Descrizione del business: CATERPILLAR si colloca nella filiera canapicola italiana e si propone di diversificare la produzione ed aumentare la redditività della coltura, generando nuovi sottoprodotti ad elevato valore aggiunto ed aprendo all’azienda agricola l’opportunità di ingresso in nuovi mercati. In particolare CATERPILLAR si propone di rafforzare gli aspetti legati agli usi alimentari dei prodotti e degli scarti delle lavorazioni della canapa da fibra. Più nello specifico, il progetto si basa sulla coltivazione biologica di canapa monoica e sulla raccolta differenziata di cime per la produzione di sementi e fusti per la produzione di fibra tessile e tecnica. Le sementi saranno utilizzate per la produzione di olio e farina, i fusti saranno utilizzati per la produzione di fibra e canapulo. Olio e farina di canapa saranno utilizzati per la produzione di alimenti funzionali anche privi di glutine. La fibra sarà estratta dai fusti in un bioreattore prototipale per la macerazione microbiologica; larve del dittero Hermetia illucens ripuliranno la fibra macerata. Infine, la biomassa larvale ottenuta sarà utilizzata per la produzione di additivi per l’industria mangimistica.
Il progetto include l’attività di formazione per le aziende agricole secondo la Misura 1 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna.

Enrico Fontana, Direttore Lucense – Fibra di qualità per il cartario

Descrizione del business: lavorazione di elevatissime quantità di cellulosa per creazione di carta. Enorme player nel settore cartario.
Riflessioni partecipante: la canapa è un’ottima risorsa integrativa, in potenza addirittura sostitutiva degli alberi.
Needs: tecnologie e processi sostenibili.
Pain points: mancanza di tecnologie e processi sostenibili.
Valore offerto: disponibilità ad investire nello sviluppo di tecnologie e processi sostenibili.

Paolo Ronchetti, Tecnocanapa Bioedilizia Senini – Bio Beton®: approccio industriale e internazionalizzazione

Descrizione del business: una realtà che dopo aver brevettato un prodotto e un processo di costruzione scalabile di produzione di materiale per la costruzione di case, ora sta fortemente investendo energie e risorse nell’espansione del
brand.
Needs: nuovi clienti e rete per far conoscere le proprie attività.
Pain points: normative Europee poco chiare.
Valore offerto: disponibilità a collaborare a progetti di omogeneizzazione legale del settore. Ha avanzato disponibilità ad entrare nel network EIHA.

Lorenza Romanese, Direttore EIHA – La prima trasformazione in Europa

Descrizione del business: network di realtà legate alla canapa che siano disposte a formare una tavola rotonda per creare pressione a livello europeo e omogeneizzare il sistema normativo.
Needs: metodi innovativi per trasformare il mercato della canapa.
Pain points: vive il mercato della canapa italiana come una casta auto-ghettizzata.
Valore offerto: un network solido di partner e risonanza europea per nuovi partner, “Creare una torta più grande così che la fetta di tutti sia più grande”.
Valore ricercato: realtà e strumenti in grado di generare risonanza intorno alle potenzialità di un network della canapa industriale.

Antonio Trionfi Honorati, Rete Canapa Marche – Il progetto RETE Canapa nelle Marche

Agritetto per definizione, lavora da anni con la canapa nel settore alimentare con l’azienda agricola Trionfi Honorati. Ha realizzato una casa con la paglia di canapa dimostrando che al prezzo di acquisto di un’automobile è possibile costruire una casa in canapa con tutti i vantaggi del caso (isolamento termico, allontanamento di roditori e chinghiali). Ha dimostrato al Canapaforum che estendendo le coltivazioni di canapa è possibile creare fabbricati usando risorse che crescono nel giardino di casa (Km 0) e che contribuiscono ad assorbire CO2 e a efficientare i costi energetici.

Giuseppe Fiorenza

 

Altri articoli che potrebbero interessarti...