Canapa e banche: il rifiuto delle transazioni per le aziende è anticostituzionale

Canapa economia e politica //

Nell’ultimo anno abbiamo assistito al proliferare di aziende – agricole e commerciali – sorte sull’onda del fenomeno della cannabis legale (si parla di oltre 1000 nuove aziende in Italia) con il conseguente indotto in termini occupazionali ed economici.
La società civile, i consumatori e le stesse associazioni di categoria hanno visto nel fenomeno una grossa opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro Paese, stretto da anni nella morsa della crisi dovuta alla nota situazione congiunturale, sia nel settore agricolo che commerciale.

Ma il sistema bancario ed alcune big company del settore dei social media sembrano invece avere assunto un approccio diverso nei confronti settore. Da alcuni mesi il più noto social media mondiale sta limitando le pubblicazioni di aziende commerciali che operano nel settore della canapa legale.

Negli ultimi giorni le problematiche si sono intensificate, dal momento che alcuni Istituti bancari ed i principali circuiti di pagamento online hanno comunicato ai loro clienti che per non ben chiari motivi di policy le transazioni commerciali effettuate sui siti di e-commerce sarebbero state rifiutate.

E – cosa ben più grave – il rifiuto delle transazioni è stato comunicato dopo che le aziende clienti (che avevano regolarmente esibito la propria visura camerale contente l’oggetto sociale da cui si evinceva l’attività svolta) avevano sottoscritto contratti di attivazione regolarmente perfezionati ed efficaci.

Tale scelta di policy degli istituti bancari ha, pertanto, cagionato gravi pregiudizi agli operatori dell’e-commerce che si vedono quotidianamente rifiutare le transazioni online, che avvengono di regola attraverso carta di credito, con conseguente grave danno economico.

Il diniego delle operazioni commerciali online è in palese violazione dei principi costituzionali che sanciscono come libera l’iniziativa economica privata; in questo caso il comportamento degli istituti bancari e di credito è ancor più grave dal momento che si pone in contrasto con la normativa di settore, volta a promuovere tutte la filiera della canapa industriale.

E’ di tutta evidenza come tale scelta presenti degli evidenti profili di illegittimità sia da un punto di vista strettamente civilistico e contrattuale sia da un punto di vista costituzionale.

Noi di ConsulCanapa non intendiamo più subire tali comportamenti ed abbiamo intenzione di promuovere azioni legali a tutela delle aziende che subiscono pregiudizi economici causati dalle scelte (discrezionali) operate sia dai mezzi di comunicazione di massa che dagli operatori bancari e che  discriminano un intero settore a tal punto da mettere in pericolo la sua esistenza.

Invitiamo tutte le aziende che sono interessate a promuovere azioni collettive nei confronti di chi ostacola la propria attività commerciale legale a contattarci all’indirizzo email info@consulcanapa.it.

Siamo convinti che agendo tutti insieme avremo più possibilità di successo.

Avvocato Giacomo Bulleri per Consulcanapa.it

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