Oltre alle automobili, la canapa sta diventando il materiale di fabbricazione di tanti altri mezzi non inquinanti che si sposano con il concetto di mobilità sostenibile. Se la bicicletta è considerato il mezzo di trasporto ecologico per eccellenza, c’è chi ha pensato di fare di più. Bamboobee, azienda con sede a Singapore, ha brevettato una bici fai-da-te dal telaio in canne di bambù e fibre di canapa. All’interno di una scatola ci sono tutti i componenti (ruote, manubrio, catena) e, seguendo le istruzioni, chiunque potrà unirli e costruire in autonomia la propria bicicletta.
Una scelta simile a quella fatta dall’ingegnere tedesco Nicolas Meyer ha ideato la Onyx Hemp Bike, fatta per la maggior parte di canapa (60%) e poi bambù (15%) e polistirolo con l’integrazione di alluminio e carbonio, più resistente, secondo il creatore, delle fibre di carbonio e anche del solo bambù.
Per chi invece vuole spostarsi senza fare fatica lo scooter Be.e rappresenta un’alternativa comoda e un ottimo esempio di mobilità sostenibile. Creato dalla start-up olandese Van.Eko, il mezzo monoscocca funziona a motore elettrico e la struttura è stata costruita con una bio resina ottenuta da lino e canapa. Rispetto ai ciclomotori con telaio in plastica Be.e pesa assai meno (circa 100 kg con le batterie).
Ma l’avanzata della canapa sativa non si ferma ai mezzi da strada, tanto che negli ultimi anni ha interessato anche gli sport. Nel 2015 l’imprenditore Brian Westphal ha realizzato attraverso la stampa 3D uno skateboard con un materiale composto al 70% di plastica biodegradabile e al 30% di canapa.
Nel mondo del surf l’uso della pianta per fini industriali è ormai comune. Sperimentata per la prima volta nei primi anni del 2000 dall’americana Ocean Green, oggi viene usata da diversi produttori di tavole per surfisti fra cui l’italiana Blide Zone. Non solo, perché una ricercatrice italiana del CNR, la dottoressa Nicoletta Ravasio, sta studiando delle resine che si ricavano dall’olio di semi di canapa, che hanno diversi utilizzi e possono essere usate anche per sostituire lo strato in lana di vetro nelle tavole da surf.
Matteo Melani