Pepsi: il nuovo energy drink con estratto di semi di canapa

Canapa alimentare //
In questo articolo
1 / L’energy drink con estratto di semi di canapa firmato Pepsi 
2 / Energy drink alla canapa di Pepsi: più pubblicità che valore nutrizionale
3 / Il grande mercato delle bevande a base di CBD  

Il mercato delle bevande che usano derivati dei semi di canapa, che vengono in genere estratti e infusi, è nato soprattutto per i problemi di legalità ancora legati al CBD alimentare. Il sottinteso, però, è che spesso, invece che creare dei prodotti dall’alto valore nutritivo, la canapa viene utilizzata come “specchietto per le allodole”, giusto per poter dire che all’interno della bevanda è presente la pianta.

Speriamo che non sia questo il caso, ma intanto Pepsi ha annunciato il lancio di un nuovo energy drink a base di estratto di semi di canapa. Ecco tutti i dettagli del nuovo prodotto. 

L’energy drink con estratto di semi di canapa firmato Pepsi 

L’annuncio è arrivato a inizio febbraio, quando PepsiCo Inc, multinazionale specializzata in alimenti, snack e bevande che oltre al marchio Pepsi-Cola possiede, tra gli altri, anche 7Up, Tropicana, SoBe, Lay’s e Gatorade, ha presentato Rockstar Unplugged, un prodotto realizzato con una combinazione di ingredienti erboristici come estratto di olio di semi di canapa, menta verde, melissa e circa 80 grammi di caffeina. Con alla base questi ingredienti, il drink, già disponibile negli Stati Uniti in lattine da 12 once a partire da 1,99$ l’una, viene proposto in tre versioni: mirtillo, frutto della passione e cetriolo e lampone.

Con Rockstar Unplugged, che va ad affiancarsi ai già noti drink Rockstar Energy, l’azienda si pone un nuovo obiettivo: attirare non solo la fascia più giovane della popolazione, ma anche e soprattutto il pubblico femminile, il più lontano dal mondo delle bevande energetiche; secondo il National Center for Complementary and Integrative Health, infatti, sono gli uomini di età compresa tra i 18 e i 34 anni i maggiori consumatori di questa tipologia di drink. 

A ricoprire il ruolo di consulente di PepsiCo in merito alla conformità legale per l’uso dell’olio di semi di canapa è Perkins Coie, uno studio legale internazionale con sede a Seattle e tra i più grandi del nord-ovest del Paese con 20 uffici negli Stati Uniti, Cina e Taiwan.

Energy drink alla canapa di Pepsi: più pubblicità che valore nutrizionale

Questo, però, non è il primo contatto tra il mondo Rockstar e il mondo della canapa: già ad aprile, infatti, PepsiCo Inc — le quali azioni sono cresciute del 26% negli ultimi 12 mesi, con un valore di mercato di 239 miliardi di dollari — aveva lanciato in Germania Rockstar Energy + Hemp, un prodotto test destinato esclusivamente al mercato tedesco, tra i più promettenti del settore e tra i più interessati alle bevande a base di canapa. 

La formula di Rockstar Unplugged è però piuttosto diversa, poiché utilizza la metà della quantità di caffeina rispetto alla bevanda tedesca, secondo quanto spiegato da Fabiola Torres, direttore generale di PepsiCo e chief marketing officer del reparto dedicato alle bevande energetiche.

Secondo Torres, infatti, in questa nuova bevanda il seme di canapa non ha alcuna funzionalità particolare e non punta i riflettori sul CBD in particolare o sulla canapa in generale. “Immaginate di bere una tisana, ma con caffeina. Questo è tutto”, ha concluso Torres. 

Il grande mercato delle bevande a base di CBD  

Attualmente, negli Stati Uniti, gli alimenti e le bevande a base di CBD non possono essere venduti al di fuori dei confini statali — anche se la legge non si applica per le grandi multinazionali come PepsiCo e Coca-Cola che hanno sedi in tutto il mondo —, ma, nonostante questo, il mercato sembra florido, almeno dal punto di vista delle proposte offerte dalle aziende del settore, come raccontato nella panoramica dedicata al mercato statunitense delle bevande al CBD. Il tutto mentre in Europa si rimane in attesa di un via libera da parte della Commissione Europea.

Diverso, invece, il discorso relativo ai consumatori, perché secondo Brightfield Group, realtà che fornisce approfondimenti multi-fonte sui consumatori e informazioni di mercato per i settori del CBD e della cannabis, solo l’1,8% degli americani ha acquistato una bevanda al CBD negli ultimi tre mesi del 2021.

Martina Sgorlon

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