“CBD espediente per promuovere cannabis con conseguenze cliniche importanti”, CSI chiede la rettifica

Canapa economia e politica //

Canapa Sativa Italia in seguito alla comunicazione dell’ordine dei medici di Roma che definisce il CBD come “espediente per promuovere a livello capillare la cultura della cannabis tra i giovani […] con conseguenze cliniche importanti e ricadute sul sistema sanitario” chiede la rettifica anticipando possibili azioni legali. Qui sotto il comunicato dopo il precedente in cui si chiede l’annullamento del decreto. L’altra reazione alla presa di posizione dell’ordine dei medici di Roma è arrivata da Cannabiscienza, società scientifica che si occupa di cannabis medica, che, per voce del dottor Fabio Turco, ha smentito a livello scientifico i contenuti del comunicato chiedendosi: “Che fine ha fatto la scienza?”.

Spett.le Ordine dei medici di Roma,
l’Associazione Canapa Sativa Italia, in qualità di rappresentate e portatore di interessi diffusi per il settore della canapa industriale disciplinato dalla legge 242/2016, desidera esercitare il suo diritto di rettifica in virtù delle leggi che tutelano l’onore e la reputazione delle persone giuridiche e fisiche contro dichiarazioni diffamatorie o inesatte(1). Questo diritto è ulteriormente consolidato dall’art. 21 della Costituzione italiana, che non solo garantisce il diritto alla libera espressione, ma sottolinea anche la responsabilità legale derivante da atti diffamatori.

Desideriamo esprimere le nostre preoccupazioni riguardo all’articolo pubblicato il 28 agosto 2023 dal titolo: “Cannabis, Omceo Roma: ‘Bene Schillaci, Cbd cavallo di Troia per promuovere il consumo’”. Ci rendiamo conto che l’articolo possa derivare da una visione in buona fede e dall’obiettivo di proteggere la salute pubblica. Tuttavia, le informazioni contenute in esso appaiono in contrasto con le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul Cbd e la cannabis.
Rileviamo le seguenti dichiarazioni che consideriamo fuorvianti:

  • Il CBD viene utilizzato come espediente per promuovere una cultura della cannabis tra i giovani.
  • La rete commerciale italiana del CBD non commercializza esclusivamente CBD.
  • L’uso incondizionato della cannabis causa un incremento dei disturbi psichici e nel carico di lavoro del Pronto Soccorso e nei Dipartimenti di salute mentale.

Vorremmo sottolineare che:

il quadro normativo concernete il CBD ha vissuto significative evoluzioni in tempi recenti. Sin dal 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito chiara raccomandazioni, suggerendo di non sottoporre il CBD a controlli internazionali. La Corte di Giustizia Europea ha, inoltre, sancito la libera circolazione del CBD in tutta l’Europa, riconoscendone esplicitamente la legalità. di commercializzazione. Questa sentenza, assieme ad altre determinazioni internazionali, ha facilitato la crescita e l’espansione del settore del CBD in diversi Stati membri dell’Unione, inclusa l’Italia.

Tuttavia, nel comunicato dell’Ordine dei medici, abbiamo riscontrato affermazioni che non trovano riscontro nella letteratura scientifica attuale. In particolare modo, il riferimento al CBD come a una “droga di passaggio” tra i giovani è un’asserzione che non trova fondamento nella ricerca scientifica corrente. E’ di primaria importanza evidenziare la distinzione tra THC e CBD: mentre il primo può produrre effetti psicotropi, il secondo ne è privo. Attribuire al CBD potenziali effetti psicotici denota  una mancanza di comprensione delle proprietà di questa sostanza e delle letteratura scientifica in materia.

Tali affermazioni non paiono solo infondate, ma anche gravemente lesive dell’intero settore della canapa e del CBD, compromettendo l’immagine dei produttori e rivenditori che operano nel rispetto della legge, sia a livello nazionale che internazionale. Considerate le premesse, ci riserviamo di valutare tutte le azioni necessarie a tutela della reputazione e dell’immagine dei nostri associati.

Chiediamo che venga pubblicato il seguente testo di rettifica:

“Rettifica: nell’articolo pubblicato il 28 agosto 2023 dal titolo “Cannabis, Omceo Roma: ‘Bene Schillaci, Cbd cavallo di Troia per promuovere il consumo’”, abbiamo erroneamente suggerito che il CBD viene utilizzato per promuovere una cultura della cannabis tra i giovani, che la rete commerciale in Italia non vende solo CBD e che l’uso della cannabis porta ad un aumento dei disturbi psichici. CI scusiamo per tali inesattezze e riconosciamo che queste affermazioni non sono supportate da evidenze scientifiche. Ci impegnano a fornire informazioni accurate e basate su dati concreti. Inoltre, contrariamente a quanto indicato nel nostro articolo,  il riferimento al CBD come “droga di passaggio” tra i giovani non trova sostegno nella letteratura scientifica attuale. Sostenere che il CBD sia una droga stupefacente a rischio di abuso e possa causare disturbi psicotici non presenta riscontri nella letteratura scientifica riguardante la materia.
ci scusiamo seriamente per tali inesattezze e riconosciamo l’importanza di basare le nostre affermazioni su dati concreti ed evidenze scientifiche. Ci impegniamo a garantire la diffusione di informazioni accurate e verificate nel futuro”.

Ai sensi della l. 47/1948 chiediamo che tale rettifica venga pubblicata sullo stesso canale in cui è apparso l’articolo originale, garantendo una visibilità equivalente.

Nell’eventualità in cui non ci fosse una tempestiva rettifica, considereremo ulteriori azioni legali per tutelare la veridicità dell’informazione e l’integrità dell’intero settore canapicolo. Riteniamo che sia nell’interesse di tutti collaborare per garantire che l’informazione diffusa al pubblico sia precisa e basata su fatti e ricerche scientifiche condivise. Confidiamo nella vostra comprensione e nella vostra disponibilità a correggere.

Distinti saluti

Consiglio Direttivo Nazionale Associazione Canapa Sativa Italia

 

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