L’Agenzia delle Dogane e Monopoli si è organizzata per effettuare controlli in tutta Italia con sequestri volti a verificare il contenuto di THC di “prodotti a base di canapa Sativa potenzialmente idonei ad essere fumati”.
Ne ha dato notizia l’avvocato Lorenzo Simonetti di Tutela Legale Stupefacenti dopo i primi sequestri effettuati a Torino e Bologna.
E dunque Tutela Legale Stupefacenti lancia la propria controffensiva chiedendo il supporto di tutti gli operatori di settore della cannabis light.
“Ai sensi dell’articolo 13 dello Statuto del Contribuente ci rivolgiamo al Garante del contribuente (il Garante del contribuente individua i casi di particolare rilevanza in cui le disposizioni in vigore ovvero i comportamenti dell’amministrazione determinano un pregiudizio dei contribuenti o conseguenze negative nei loro rapporti con l’amministrazione)” sottolinea Simonetti.
Secondo l’avvocato “i sequestri amministrativi delle confezioni di infiorescenze di cannabis light, effettuati presso i rivenditori, sono nulli perché sono eseguiti senza l’avviso della facoltà di avvalersi di un difensore di fiducia (art. 13 co. 2 L. 689/81)”.
Il passo successivo è quello di rivolgersi “alla competente autorità per spiegare il perché lo 0,5% di THC non ha efficacia drogante, secondo la più accreditata tossicologia forense”.
“Gli imprenditori del settore – conclude Simonetti – possono contattarmi in privato, così da spiegare come procederemo con la speranza (nel vostro interesse) di una adesione compatta del settore che si muove tutta insieme con un’unica strategia giuridica”.
Redazione di Canapaindustriale.it