Estica, la nuova varietà di canapa a basso THC e alta resa d’olio

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In questo articolo
1 / Estica, la nuova varietà di canapa a basso THC e alta resa d'olio
2 / I risvolti economici di Estica
3 / La canapa in Estonia: un mercato in continuo sviluppo

Arriva dall’Estonia la nuova varietà di canapa a basso THC e alta resa d’olio. È stata battezzata Estica ed è già stata approvata dall’Unione Europea. Una varietà che arriva proprio nel momento in cui l’Unione europea ha finalmente alzato le soglie del limite di THC che può essere contenuto nei derivati alimentari della canapa (semi, olio e sottoprodotti). Ecco tutti i dettagli.

Estica, la nuova varietà di canapa a basso THC e alta resa d’olio

Offrire ai coltivatori estoni ed europei la possibilità di piantare una varietà di canapa in grado di rimanere con certezza al di sotto dei limiti comunitari e continentali in termini di THC, attualmente fissati allo 0,3%. È con questo obiettivo che è stata sviluppata Estica, una nuova varietà di canapa approvata dall’Unione Europea che, sul campo, contiene meno dello 0,03% di THC. A svilupparla la Estonian Organic Protein Cooperation (EOPC), tra i principali produttori europei di alimenti a base di semi di canapa, in collaborazione con l’azienda olandese Globe Seeds B.V..

“Volevamo creare una varietà con un seme più grande e che fosse adatta a crescere nella nostra regione”, ha spiegato Ardi Oja, CEO di Estonian Organic Protein Cooperation, sottolineando che la regione baltica è limitata alle varietà di canapa che maturano in 110 giorni. “I test sul campo, svolti negli ultimi quattro anni in Estonia, Olanda e Ungheria, hanno mostrato che Estica può produrre tra 1,4 e 1,6 tonnellate di materia prima per ettaro, con una dimensione media del seme di 4 mm di diametro e un livello di THC molto basso nei semi, tra lo 0,4 e lo 0,8 mg/kg”.

Alla base del progetto la necessità di sviluppare una pianta in grado anche di rispettare con ampio margine le normative europee e proprio l’Europa sarà il primo mercato di riferimento per l’azienda. “Ora i produttori alimentari che usano Estica per semi o olio non devono più preoccuparsi dei livelli di THC”, ha continuato Oja.

I risvolti economici di Estica

La nuova pianta è già stata registrata nel catalogo dell’Unione Europea dedicato alle varietà vegetali nel dicembre 2021; un aspetto importantissimo per i coltivatori, questo, perché oltre a ufficializzare il via libera dal punto di vista delle autorità permette anche agli agricoltori che piantano Estica di beneficiare di sussidi agricoli diretti dell’Unione Europea.

Non solo, con la sua disponibilità sul mercato delle sementi destinate alla semina commerciale, la nuova varietà estone potrebbe anche giocare un ruolo chiave nello sviluppo e nella crescita dell’intero settore, aprendo il mondo della canapa industriale a sempre più realtà a livello europeo. L’onda sarà cavalcata anche dalla stessa azienda produttrice, la Estonian Organic Protein Cooperation, che quest’anno pianterà circa 1.500 ettari destinati alla produzione di semi decorticati — EOPC vanta una delle più grandi e attive fabbriche di decorticazione a livello europeo —, alla realizzazione di una gamma di proteine in polvere e allo sviluppo di nuovi oli, che costituiscono uno dei principali focus del marchio, così da rispondere alle crescenti e sempre nuove richieste del mercato.

“La domanda aumenta di anno in anno ed è bello vedere che i consumatori riconoscono sempre di più i vantaggi dei prodotti a base di canapa. Dimostra che la canapa è arrivata come alimento base nei pasti dei consumatori”, ha continuato Oja. “La crescita mostra inoltre che il settore ha stabilito solide basi e che il cibo a base di semi di canapa non è solo una moda a breve termine”.

Tutti i prodotti alimentari dell’azienda, attiva in 20 Paesi in tutto il mondo, derivano dalla canapa industriale coltivata localmente in Estonia e lavorata secondo gli standard ISO 22000, etichetta biologica e HACCP.

La canapa in Estonia: un mercato in continuo sviluppo

Secondo le più recenti analisi di mercato, come quella pubblicata a gennaio 2022 su Market Data Forecast, il mercato europeo della canapa industriale aumenterà a un CAGR del 12,9% tra il 2021 e il 2026. Tra i principali produttori la Francia e il Regno Unito, seguita da nuove realtà che che si stanno affacciando sempre più velocemente sul mercato. Tra queste la stessa Estonia, che già nel 2017 era il secondo produttore di canapa dopo la Francia e nel 2016 contava oltre 6 mila ettari destinati alla coltivazione, con particolare attenzione alla materia prima destinata alla produzione di olio e semi alimentari, due prodotti che raggiungono il 90% delle esportazioni totali verso il continente.

Non solo, secondo i dati 2019, negli ultimi dieci anni il Paese Baltico, grazie all’aumento delle realtà dedicate e allo sviluppo di nuove tecnologie, ha aumentato la propria coltivazione con una media di 3mila ettari all’anno e la crescita sembra non volersi arrestare. L’Estonia potrebbe quindi realmente diventare uno dei protagonisti europei del mercato.

Martina  Sgorlon

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