Le tecniche di coltivazione della canapa secondo il presidente di Toscanapa Cesare Tofani

Canapicoltura Canapicoltura e infiorescenze //

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Quali varietà è meglio coltivare? Come procedere alla lavorazione del suolo? Quando seminare? Quando raccogliere? Per rispondere a queste ed altre domande pubblichiamo qui di seguito un articolo di Cesare Tofani, presidente di Toscanapa, l’associazione open source per il ripristino della filiera della canapa industriale.

Lavorazioni e preparazioni del suolo
Il letto di semina deve essere preparato con cura, arando a 20 cm ed affinando bene il terreno con una erpicatura ed eventualmente una fresatura. La concimazione dipende naturalmente dalla qualità del terreno e dalle colture che hanno preceduto, ma si considera sufficiente un apporto equivalente a 100 kg/ha di azoto, essendo l’asporto medio pari a 50-70 kg/ha di P2O5 e K2O.

Le colture in aziende biologiche verranno concimate con stallatico o concimi equivalenti. Nessun diserbo è consigliato. In qualche caso è consigliata la cosiddetta “falsa semina”, cioè un erpicatura ripetuta, a distanza di qualche tempo.

Quali varietà è meglio coltivare?
Tra quelle ammesse alla coltivazione, le varietà di canapa che sono oggi disponibili si distinguono in Dioiche e Monoiche. Le prime, quelle tradizionali, si chiamano dioiche perché generano piante maschili e piante femminili. Dopo la fioritura le piante maschili muoiono e seccano, mentre le piante femminili, i 2/3 della coltura, portano a maturazione i semi; le seconde si dicono monoiche perché nella coltura la quasi totalità delle piante hanno entrambi i caratteri, portano dunque fiori maschili e femminili sulla stessa pianta.

Queste varietà sono il frutto di una selezione che intende aumentare la produzione di seme. Bisogna a questo punto distinguere la destinazione della coltura:

  • se si coltiva per raccogliere gli steli, per ottenerne fibra e canapulo, biomassa cellolosica, allora è preferibile usare varietà dioiche, e tra queste : Carmagnola, CS, Fibranova, Tiborszallasi
  • se si intende raccogliere anche il seme bisogna utilizzare varietà monoiche, e tra queste, quelle oggi disponibili: Futura, Felina, KC Dora, Monoica, Juso 31.

La semina
Si semina in primavera, a fine marzo-aprile, quando c’è umidità sufficiente alla germinazione, che avviene quando la temperatura del terreno è superiore a 8°-10°C ;le giovani piantine resistono bene alle gelate tardive. Si impiega generalmente una seminatrice da grano, lasciando comunque 15/20 centimetri tra le file, profondità: 2/3 cm, distanza del seme sulla fila:5-8 cm.

  • Quantità seme: 25 kg/ha (18-22 gr. peso di 1000 semi)
  • Densità: 80-100 piante m2

La crescita
Una preparazione accurata della semina è necessaria perché nei primi stadi di crescita le giovani piante sono sensibili alla competizione delle infestanti, ma le piante di canapa crescono più velocemente e soffocano ogni competitore quando hanno coperto il terreno.

La coltura mantiene il controllo delle infestanti fino alla raccolta e, per questo motivo, è utile coltivare canapa per rinettare i terreni e ridurre, o meglio eliminare del tutto l’impiego dei diserbanti nelle colture successive. Normalmente non c’è alcun bisogno di irrigare. L’accrescimento della pianta cessa di solito con il solstizio di Giugno, quando il periodo di luce diurna comincia a diminuire, con qualche differenza a seconda delle varietà impiegate.

A seconda dell’epoca e della densità di semina, a seconda della varietà prescelta, le piante raggiungeranno l’altezza media di 2 metri ed un diametro dello stelo di circa 1 cm; le foglie e le infiorescenze si troveranno nel terzo superiore dello stelo. La fioritura avviene generalmente nel mese di luglio e comunque con temperature superiori a 20°C.

Il raccolto
Quando si coltiva canapa per utilizzarne la biomassa
, la raccolta può iniziare circa 10 giorni dopo la fine della fioritura, nel mese di agosto.

Quando invece si vuole raccogliere anche il seme, occorre attendere la maturazione dei semi, che è scalare, cioè avviene un po’ alla volta. Durante un periodo variabile, che dura circa 3-6 settimane, nel mese di Settembre, inizi Ottobre, i semi maturano e cadono al suolo. Sullo stelo troveremo dunque semi già maturi ed altri ancora coperti dalla brattea verde.

Occorre quindi procedere con la mieti-trebbiatura in una fase intermedia, avendo cura di non scuotere troppo le cime, per non perdere il seme maturo, e trebbiando al contempo in maniera da recuperare anche il seme poco maturo, liberandolo dall’infiorescenza.

A seguire, dopo la trebbiatura, si provvederà comunque a falciare e pressare, oppure trinciare in campo gli steli rimasti.

Vantaggi della canapa

  • Capacità rinettante, cioè controllo totale sulle erbe infestanti senza bisogno di trattamenti.
  • Basse concimazioni, preferibilmente organiche. E’ quindi una coltura a bassissimo impatto energetico ed adatta per agricoltura biologica.
  • Effetto miglioratore nelle rotazioni agricole, cioè migliora le rese delle altre colture in virtù dell’apparato radicale profondo e dell’accumulo di elevati stock di carbonio nel suolo.
  • Assenza di trattamenti antiparassitari, per la scarsa incidenza di danni da parassiti.

Cesare Tofani – Presidente di Toscanapa

Redazione di Canapaindustriale.it

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